Pagine

lunedì 4 giugno 2012

Ebbrezza di Noè


Seguendo l’ordine cronologico degli eventi descritti e percorrendo così con lo sguardo il soffitto della Cappella Sistina dall’affresco rappresentante la Separazione di luce e tenebre, l’Ebbrezza di Noè è certamente l’ultimo affresco della zona centrale della volta. L’affresco è incorniciato da finti marmi, che formano agli angoli dei troni dove 4 ignudi siedono silenziosi. Questi nelle loro pose improbabili pose fissano a gruppi di due dei tondi che si trovano accanto ai loro piedi. Ma entrando nel vivo dell’opera, ci concentriamo ora nell’esame dell’episodio centrale. La Bibbia, nel libro della Genesi, descrive così i fatti:

“I figli di Noè che uscirono dall'arca furono Sem, Cam e Iafet; Cam è il padre di Canaan. Questi tre sono i figli di Noè e da questi fu popolata tutta la terra. Ora Noè, coltivatore della terra, cominciò a piantare una vigna. Avendo bevuto il vino, si ubriacò e si denudò all'interno della sua tenda. Cam, padre di Canaan, vide la nudità di suo padre e raccontò la cosa ai due fratelli che stavano fuori. Allora Sem e Iafet presero il mantello, se lo misero tutti e due sulle spalle e, camminando a ritroso, coprirono la nudità del loro padre; avendo tenuto la faccia rivolta indietro, non videro la nudità del loro padre.”

Noè cede quindi alla gioia di essere scampato al diluvio universale bevendo un bicchierino di troppo.

La scena è suddivisa in due momenti, accentuati per la differenziazione dell’ambientazione. A sinistra Noè si trova nel campo, intento a piantare la vigna e curare le sue piante; veste una tunica rossa ed è colto nel momento in cui sta per piantare il badile per terra. La scena ha luogo in pieno giorno: il cielo è infatti azzurro e la zona dell’affresco è ricca di colori vivaci. Spostandoci a destra si esamina invece quella che è la vera scena protagonista dell’opera. L’ambiente è più scuro, segno o che la scena si svolge all’interno oppure anche segno di un cambio nell’orario di ambientazione dell’avvenimento, che ha forse preso luogo nel corso della notte. Noè, accasciato al suolo, è ubriaco e giace nudo sopra al mantello che prima lo copriva. I tre figli, Cam, Sem e Iafet, si sono riuniti accanto a lui dopo che Cam era andato a raccontare agli altri due fratelli le condizioni pietose in cui si trovava il padre. Qui iniziano le discrepanze con il testo biblico; infatti mentre la Genesi dice che i figli, prendendo un mantello e camminando all’indietro, tentarono di coprire le nudità del padre, nell’affresco tutti i personaggi sono nudi, coperti solo da piccoli veli e non si preoccupano di ne coprire loro stessi ne di coprire il padre. Si guardano e indicandolo dai loro volti traspare un sentimento di disagio e grande sconvolgimento. Osservando poi la scena circostante notiamo che essa si svolge al’interno di un edificio di legno, quasi certamente dedicato alla maturazione del mosto in vino. Ciò è provato dall’enorme catino che si trova alle spalle dell’anziano e la brocca che si trova immediatamente di fianco. La scena è molto scura e mette in risalto i corpi dei 4 uomini che si confondono l’uno con l’altro non solo per il colore quasi identico, ma anche per la stretta vicinanza dei corpi.


Chiara Candon

1 commento:

  1. "Bevendo un bicchierino di troppo" rende molto l'idea, vedo che hai colto cosa significa "rendere la presentazione" accattivante. Hai fatto bene a citare la Bibbia, fondamentale per capire pienamente l'iconografia.

    RispondiElimina