LA SCENA
La scena venne dipinta in sette
"giornate" d'affresco, a partire dall'angolo in alto a destra. I
disegni dei cartoni vennero riportati tramite la tecnica dell'incisione
diretta, mentre i dischi del sole e della luna vennero disegnati direttamente
sull'intonaco, col compasso.
La scena fa parte del gruppo di tre
scene legate alla Creazione
del mondo, con la Separazione della luce dalle tenebre e la Separazione della terra dalle acque. L'ordine sequenziale del testo
biblico vedrebbe la Separazione
della terra dalle acque come
seconda storia, ambientata nella seconda giornata, ma venne riservata alla Creazione degli astri e delle
piante (terzo e quarto giorno
della creazione) un riquadro maggiore, rompendo quindi la successione
"storica". Come già annunciato precedentemente Michelangelo si rifà
alla Genesi e più specificatamente al seguente passo:
“E Dio disse: «La terra produca
germogli, erbe che producono seme e alberi da frutto...» E così avvenne (Genesi
1,11)... Dio vide che era cosa buona. E fu sera e fu mattina: terzo giorno.
(Genesi 1,13)...Dio fece le due luci grandi, la luce maggiore per regolare il
giorno e la luce minore per regolare la notte, e le stelle. (Genesi 1,16)...E Dio
vide che era cosa buona. E fu sera e fu mattina: quarto giorno.(Genesi 1,19) “
DESCRIZIONE
DELL’IMMAGINE
La
scena può essere divisa in 2 parti asimmetriche:
- a destra, Dio è ripreso di fronte, mentre crea, con un gesto che sembra travolgere tutto, i cerchi del sole splendente e quelli della più pallida luna;
- a sinistra, con ardita
visione di spalle, Egli è raffigurato mentre dà origine al mondo delle piante.
L'Eterno è colto da un vento impetuoso
che gonfia i panneggi e gli scompiglia capelli e barba, simbolo della potenza
generatrice divina.
Le due immagini sono strettamente
complementari e fortemente dinamiche e potenti, alternate in quanto una volta
Dio è visto di fronte e una volta di spalle.
Le due metà non sono esattamente simmetriche,
con una preponderanza per la scena a desta, in cui Dio fluttua avvolto da un
mantello gonfiato da un vento vigoroso in cui si trova un piccola ma
significativa corte angelica (da alcuni identificata come allusione ai quattro elementi). Se da
questo lato sembra muoversi impetuosamente verso lo spettatore, a sinistra se
ne allontana scorciando.
I COLORI
La cromia è tutta giocata sulle
tonalità del violetto della veste del Creatore, comune a tutte le tre storie della
Creazione del Mondo, e sui colori freddi del grigio e dell'azzurro
chiarissimo, con l'unica eccezione
dell'intenso sole al centro, rappresentato come un disco dorato, mentre la luna ha la forma di una sfera perlacea.
Il viola era il colore dei paramenti sacerdotali durante la Quaresima e l'Avvento, due tra le solennità più importanti
celebrate dalla corte papale nella cappella.
Kelly Fregolent
GRAZIE MILLE, queste informazioni sono state utilissime per una ricerca!!
RispondiEliminaGrazie delle informazioni, mi aiutano a capire molto meglio gli affreschi di Michelangelo!
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