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martedì 5 giugno 2012

DIO CREA IL SOLE, LA LUNA E LA TERRA

L’affresco, conosciuto anche come “Creazione degli Astri e delle Piante” ,fu realizzato da Michelangelo Buonarroti tra il 1511 e il 1512 come decorazione della Cappella Sistina, commissionata da Papa Giulio II a Roma.

LA SCENA

La scena venne dipinta in sette "giornate" d'affresco, a partire dall'angolo in alto a destra. I disegni dei cartoni vennero riportati tramite la tecnica dell'incisione diretta, mentre i dischi del sole e della luna vennero disegnati direttamente sull'intonaco, col compasso.



La scena fa parte del gruppo di tre scene legate alla Creazione del mondo, con la Separazione della luce dalle tenebre e la Separazione della terra dalle acque. L'ordine sequenziale del testo biblico vedrebbe la Separazione della terra dalle acque come seconda storia, ambientata nella seconda giornata, ma venne riservata alla Creazione degli astri e delle piante (terzo e quarto giorno della creazione) un riquadro maggiore, rompendo quindi la successione "storica". Come già annunciato precedentemente Michelangelo si rifà alla Genesi e più specificatamente al seguente passo:



E Dio disse: «La terra produca germogli, erbe che producono seme e alberi da frutto...» E così avvenne (Genesi 1,11)... Dio vide che era cosa buona. E fu sera e fu mattina: terzo giorno. (Genesi 1,13)...Dio fece le due luci grandi, la luce maggiore per regolare il giorno e la luce minore per regolare la notte, e le stelle. (Genesi 1,16)...E Dio vide che era cosa buona. E fu sera e fu mattina: quarto giorno.(Genesi 1,19)



DESCRIZIONE DELL’IMMAGINE

La scena può essere divisa in 2 parti asimmetriche:
  •    a destra, Dio è ripreso di fronte, mentre crea, con un gesto che sembra travolgere tutto, i cerchi del sole splendente e quelli della più pallida luna;

  •  a sinistra, con ardita visione di spalle, Egli è raffigurato mentre dà origine al mondo delle piante.

L'Eterno è colto da un vento impetuoso che gonfia i panneggi e gli scompiglia capelli e barba, simbolo della potenza generatrice divina.

 Le due immagini sono strettamente complementari e fortemente dinamiche e potenti, alternate in quanto una volta Dio è visto di fronte e una volta di spalle.

 Le due metà non sono esattamente simmetriche, con una preponderanza per la scena a desta, in cui Dio fluttua avvolto da un mantello gonfiato da un vento vigoroso in cui si trova un piccola ma significativa corte angelica (da alcuni identificata come allusione ai quattro elementi). Se da questo lato sembra muoversi impetuosamente verso lo spettatore, a sinistra se ne allontana scorciando.



I COLORI



La cromia è tutta giocata sulle tonalità del violetto della veste del Creatore, comune a tutte le tre storie della Creazione del Mondo, e sui colori freddi del grigio e dell'azzurro chiarissimo, con l'unica eccezione dell'intenso sole al centro, rappresentato come un disco dorato, mentre la luna ha la forma di una sfera perlacea.
Il viola era il colore dei paramenti sacerdotali durante la Quaresima e l'Avvento, due tra le solennità più importanti celebrate dalla corte papale nella cappella.


Kelly Fregolent

2 commenti:

  1. GRAZIE MILLE, queste informazioni sono state utilissime per una ricerca!!

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  2. Grazie delle informazioni, mi aiutano a capire molto meglio gli affreschi di Michelangelo!

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