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lunedì 28 maggio 2012

Peccato originale e cacciata dal Paradiso Terrestre


Una delle principali scene che Michelangelo affresca sulla volta della Cappella Sistina è sicuramente quella del Peccato originale e la cacciata dal Paradiso Terrestre.

L’affresco raffigura Adamo ed Eva in due momenti totalmente differenti : da un lato sono raffigurati con sembianze possenti e atletiche, dall’altro invece i due personaggi mutano diventando vecchi e goffi.

La scena è divisa in due dall’Albero della Vita che si trova infatti al centro. 

Alla sua sinistra viene raffigurata la scena del Peccato Originale, in cui il serpente tentatore convince Eva a prendere il frutto proibito. Si nota subito la particolarità che contraddistingue la figura del serpente. Quest’ultimo infatti è parzialmente trasformato in una figura femminile e tentatrice.

Sempre nella parte sinistra i due peccatori sono raffigurati, come si è detto sopra, nudi ed estremamente atletici, compresa Eva che ha una corporatura tipica delle donne dipinte da Michelangelo. In più i due personaggi poggiano su della rocce e hanno come sfondo un cielo limpido che fa risaltare le foglie verdi dell’Albero della Vita.

A destra il paesaggio, come anche Adamo ed Eva, cambia radicalmente. Non c’è più nessuno sfondo e nessun elemento naturale.

Si aggiunge qui un altro personaggio: l’angelo che caccia Adamo ed Eva dal Paradiso Terrestre minacciandoli con una spada che punta proprio sul collo dell’uomo.

I corpi dei due sono mutati. Infatti risultano molto vecchi e non più atletici e le loro espressioni tradiscono smorfie di dolore dovute alla cacciata.

L’unica cosa che forse non è tanto immediata da notare mentre si guarda l’affresco è il gesto complementare dell’angelo e del serpente.  Le loro braccia infatti formano, con il fusto dell’albero, la forma di un crocifisso. Questa scena sta quindi a simboleggiare la Crocifissione di Gesù.

                                                                                                                                                     Debora Forto

1 commento:

  1. Finalmente, con piacere, leggo anche il tuo contributo!!!Brava, ben fatto...Nonostante la presenza dell'albero a dividere la scena, l'immagine rimane comunque molto dinamica e drammatica, siamo lontani ormai dagli schemi prospettici perfetti del I Rinascimento..

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