Il Diluvio Universale
venne realizzato da Michelangelo attorno al 1508. Questa scena fa parte delle
nove storie della Genesi, è la
penultima della serie e si trova a metà delle tre Storie di Noè.
Il Diluvio riscosse
particolare successo sin dalla prima scopertura degli affreschi e tra la varie
critiche positive possiamo ritrovare anche quella del celeberrimo Vasari.
Ciò che caratterizza questo affresco, così come tutte le
altre scene della Genesi, è la lettura a ritroso che se ne può dare, legata
alla prefigurazione della Settimana Santa: il Diluvio, in questo caso, rappresenta il Battesimo di Cristo: così
come l'acqua del battesimo è in grado di cancellare i peccati, allo stesso modo
l'acqua del Diluvio Universale era riuscita a purificare il mondo dai
peccatori. Da non dimenticare che l'Arca di Noè era simbolo della Chiesa stessa
poiché anch'essa è di legno, come il legno della Croce ed è un mezzo di
salvezza.
L'aspetto che distingue quest'opera dalle successive è la
moltitudine di personaggi che si accalcano sulla scena, tutti di dimensioni
ridotte.
Grazie all'interpretazione dell'episodio fornitaci da Ugo da
San Vittore riusciamo a comprenderne meglio il significato: l'umanità è divisa
in tre gruppi. I giusti si trovano nell'arca e riescono a trovare la salvezza,
i reprobi tentano di assalirla e il resto degli uomini, che non sono comunque
malvagi, sono perduti perché troppo legati alle cose terrene, che
rappresenteranno la causa della loro fine. Essi vengono rappresentati da
Michelangelo in primo piano, mentre cercano di trovare rifugio sulla terra
ferma. A questo gruppo appartengono anche le persone che si trovano
sull'isolotto di destra, dove ci colpisce particolarmente la figura di un
anziano genitore che solleva il corpo stremato del figlio. Sembra che questi
personaggi siano maggiormente consapevoli del futuro che li aspetta, sembrano
averlo accettato e preferire donare il loro aiuto ai più deboli. I
reprobi sono visibili anche sulla barchetta al centro, mentre litigano tra loro
per impedire ad altri di imbarcarsi, c'è poi un altro gruppo che cerca di dare
assalto all'arca. Nulla, però, sembra turbare la grandiosa imbarcazione, sulla
quale è già discesa la colomba dello Spirito Santo e Noè vi si
affaccia, a sinistra, per vedere il segno divino di un raggio di sole.
La divisione tra giusti e malvagi tornerà nel Giudizio, con uno stile più forte, quasi violento. Questo paesaggio popolato da figure sconvolte ne sembra il preludio.
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